Paoul Ricoeeur. Tensione etica e sapienza di vita
Il pensiero di Ricoeur è animato da una profonda tensione etica. La sua antropologia ruota attorno all’idea di un soggetto responsabile, che vive ed agisce con gli altri per il perseguimento della vita buona. Un soggetto che pur facendo esperienza, in vario modo dell’alterità, non si lascia fagocitare da essa, ma la accoglie in sé uscendone arricchito. Ciò che colpisce il lettore delle opere di Ricoeur, è il suo gusto della vita, delle relazioni, dei momenti gioviali: caratteristiche queste, da lui stesso riconosciute. “Sì, vorrei che un giorno di me si dicesse: era un tipo molto gaio e non soltanto un austero professore”.
La caratteristica peculiare del suo pensiero è l’”essere-per-la-vita”, è anche l’ultima sua parola che emerge dal libro testamento “Vivo fino alla morte”. È sempre la sapienza della vita a guidare la mente, il cuore e la penna di Ricoeur. Un dono particolarmente prezioso per il nostro tempo, e un invito a riconoscere un orizzonte di senso, da cui nasce un agire capace di rendere “bella”e “buona” la propria vita.